Sindrome di Tourette

Tourette

Sarà certo capitato nella vostra vita di conoscere od incontrare una persona che presenta qualche tic. I tic sono movimenti o suoni non volontari, preceduti generalmente da una condizione di urgenza che genera la necessità di agire il tic in quello specifico distretto corporeo. I tic variano per intensità, complessità, frequenza, gravità ed interferiscono con il normale comportamento o dialogo. La durata nel tempo, insieme ad una serie di fattori clinici, definisce la Sindrome di Gilles de la Tourette (TS).

La Tourette è una sindrome, non rara, definita dalla presenza per almeno un anno di tic motori e sonori (e non solo fonici, poiché si manifestano come produzione di parole ma anche suoni, ad esempio soffi, ripetuti colpetti di tosse o tirare su con il naso), e coinvolge componenti neurologiche, sensoriali, sensitive e comportamentali. Un fattore di gravità è dato dalla presenza dei tic ideici, ossia tic generati da un'ossessione e che minano fortemente la qualità di vita e relazionale delle persone che li presentano. In Italia sono circa 800-900.000 gli italiani "ticcosi", di questi 350.000 sono affetti dalla sindrome di Tourette e 50-70.000 combattono contro una forma grave. La Tourette porta i pazienti ad agitarsi, muoversi di continuo, avere difficoltà a star fermi, fino a mettere in atto comportamenti di sfida. Con uno sforzo notevole i tic possono essere temporaneamente soppressi, a questo però segue un’esplosione incontrollabile, detta "effetto rimbalzo". In associazione ai tic, nel caso di Sindrome di Tourette Plus, si possono manifestare anche:

  • ADHD, Deficit da Attenzione con o senza Iperattività
  • Disturbi cognitivo-comportamentali, come il disturbo oppositivo-provocatorio
  • Disturbi neuropsicologici, come i disturbi specifici dell'apprendimento
  • Comportamenti ossessivo-compulsivi (OCB) dal 60% al 90% di tutta la popolazione con TS
  • Disturbo ossessivo-compulsivo (OCD) dal 10% al 35% dei soggetti con TS
  • Disturbi dell'umore, come ansia e depressione
  • Tendenze aggressive sia auto che eterodirette (SIB)
  • Nei casi più gravi, questi fenomeni possono sfociare in comportamenti ritenuti socialmente inaccettabili, come parolacce, insulti, trasgressioni eccessive e blasfemie (NOSI)

Agire sui disturbi neurocomportamentali permette alla persona con TS di sperimentare una qualità di vita migliore evitando possano insediarsi problematiche secondarie quali le dipendenze, ad esempio da gioco d'azzardo, da sostanze psicoattive o da tecnolologia/internet anche per i più piccoli, ed eventuali conseguenze legali a causa di comportamenti socialmente inappropriati.

La sindrome di Tourette ha un esordio nella prima infanzia, solitamente intorno ai 4-5 anni e fino ai 18 anni, un picco sintomatologico intorno ai 14 anni, periodo in cui la situazione si complica a causa della discriminazione sociale che si viene a creare, ed una remissione spontanea a maturità cerebrale, vale a dire tra i 20 ed i 25 anni.

Per ciò che concerne la terapia si hanno a disposizione trattamenti che prevedono:

  • La cannabis terapeutica, per la quale sono state emesse disposizione mediante il DL del 2014 che la fanno rientrare nei protocolli terapeutici efficaci, considerata valida opzione ai farmaci, specie davanti ai casi di refrattarietà farmacologica
  • Nell’ambito neuropsicologico la terapia elettiva è quella cognitivo comportamentale con la Habit Reversal Training (HRT) mediante la quale si insegna al paziente la gestione della sintomatologia ticcosa

Le tecniche di neurostimolazione, quali la stimolazione magnetica transcranica, suffragata da validi risultati scientifici in merito ai disturbi comportamentali, principalmente sul disturbo depressivo e sul disturbo ossessivo-compulsivo, sull'aggressività e sui disturbi del comportamento.